Molti dei temi affrontati nelle architetture e nei progetti di comunicazione visiva applicata all’ambito urbano sono stati sperimentati in mote occasioni grazie alle esperienze di installazione artistica.

Si tratta, infatti, di vere e proprie architetture temporanee: in alcuni casi racchiudono anche degli spazi funzionali, in altri sono ad una scala micro o sono organismi eterei cangianti nel rapporto col pubblico.

Dal 2008 ad oggi l’Atelier ha progettato e realizzato circa …. installazioni in mostre collettive, mostre dedicate ad altri o mostre personali.

La selezione racchiude quattro temi principali di approfondimento.

Il primo è la MICRO-DIMENSIONE, una particolare condizione che ignora la scala solamente quando questa viene fotografata. si tratta di micro installazioni o micro architetture realizzate grazie al reimpiego di oggetti d’uso quotidiano alienati dal proprio contesto logico.

Il secondo tema è legato all’INTERAZIONE COI CONTESTI: qui si sperimenta l’interazione fra il nuovo e il vecchio, fra l’aggiunta e il contesto preesistente, anche recente. Spesso questo rapporto avviene in modo incoerente o alternativo alla logica che circonda l’installazione prevista; una licenza poetica che le installazioni temporanee possono permettersi.

Il terzo tema è legato all’IMPACCHETTARE. Si tratta di una pratica artistica già sperimentata da altri maestri del moderno come Christo et Jean Claude ad esempio. Impacchettare cela in modo particolarmente ‘erotico’ i propri contenuti evocati dalla sagoma che resta in evidenza. La fantasia dello spettatore può lavorare ed immaginare un contenuto, qualcosa che possa terminare finalmente l’opera ‘non-finita’, a suo piacimento.

Infine, l’ultimo tema, è quello legato all’aspetto SPIRITUALE DELL’ARTE che emerge in tutte le installazioni e soprattutto in quelle che hanno il compito di occuparsi direttamente della trascendenza. Un aspetto emotivo che trova collocazione all’interno di una costruzione artistica o direttamente architettonica.